Pancreasectomia intermedia

La Pancreasectomia intermedia consiste nell’asportazione del corpo del pancreas. E’ un intervento di notevole difficoltà tecnica, indicato per piccole neoplasie benigne o a basso grado di aggressività che interessano l’istmo-corpo del pancreas. Permette il risparmio di gran parte della ghiandola, garantendo una migliore funzionalità esocrina ed endocrina a medio-lungo termine.

Il pancreas viene sezionato a livello dell’istmo e – distalmente – la linea di sezione è regolata in base alle esigenze del caso, senza comunque spingersi oltre il passaggio corpo-coda. I vasi che nutrono la milza (vasi splenici) sono isolati e risparmiati (Figura 1A). Il moncone pancreatico sulla testa viene chiuso con punti di sutura.

Dopo l’asportazione del pezzo operatorio, il tempo ricostruttivo prevede il confezionamento di due anastomosi (Figura 1B):

  • Anastomosi pancreatica. Il moncone pancreatico sulla coda viene suturato con un’ansa del digiuno esclusa dal transito alimentare (anastomosi pancreo-digiunale su ansa a Y) o con la parete posteriore dello stomaco (pancreo-gastroanastomosi).
  • Anastomosi digestiva. L’ansa digiunale esclusa viene riconnessa alla sua base con l’intestino (entero-enteroanastomosi).

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