Generalità sul pancreas

“Il pancreas abbraccia teneramente il rene sinistro,
con la sua coda fa il solletico alla milza,
stringe fra le sue braccia il duodeno,
fa da culla all’aorta,
fa opposizione alla vena cava,
giocherella con il peduncolo renale di destra,
si nasconde dietro il peritoneo parietale posteriore,
e si avvolge tutto intorno ai vasi mesenterici superiori”

H. Durmen

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Il pancreas è un organo a struttura ghiandolare, situato profondamente nell’addome. In un soggetto adulto ha lunghezza compresa tra 15 e 20 centimetri e peso compreso tra 75 e 150 grammi. E’ anatomicamente diviso, da destra a sinistra, in quattro regioni (Figura 1A): 

1. Testa. Abbracciata dal duodeno, è la porzione più voluminosa del pancreas. Comprende anche il processo uncinato, prolungamento posteriore che ha origine embriologica differente rispetto alle altre porzioni dell’organo.  

2. Istmo. E’ l’area di confine tra la testa e il corpo, corrisponde all’asse dei vasi mesenterici superiori.                                               

3. Corpo. E’ la prozione più allungata, prende contatto con la faccia posteriore dello stomaco.    

4. Coda. E’ il tratto finale della ghiandola, a contatto con la milza.

Il pancreas è funzionalmente una ghiandola a secrezione mista (esocrina/endocrina, Figura 1B).

La porzione esocrina (acini pancreatici) produce circa 2 litri al giorno di succo pancreatico. Dagli acini, il succo viene convogliato in un sistema di dotti con architettura ad albero. I dotti pancreatici secondari drenano nel dotto pancreatico principale (o dotto di Wirsung), che sbocca nel duodeno attraverso una struttura a valvola detta papilla di Vater. Nella papilla termina anche la via biliare principale (o coledoco), il cui ultimo tratto decorre dentro la testa del pancreas (Figura 2). 

L’area intorno alla papilla di Vater è definita regione periampollare. Tale area, sebbene di piccole dimensioni, ha un’architettura molto complessa. In pochi centimetri confluiscono infatti quattro tipi di tessuti: l’epitelio del dotto pancreatico principale, l’epitelio della via biliare principale, l’epitelio di tipo intestinale (del duodeno) e una struttura epiteliale propria della papilla. 

Il dotto pancreatico accessorio (o dotto di Santorini), residuo embrionale del pancreas primitivo, drena la parte posteriore della testa del pancreas e sbocca autonomamente in duodeno attraverso la papilla minor. Il succo pancreatico contiene acqua, ioni ed enzimi, la sua funzione è di contribuire al processo di digestione dei grassi, degli zuccheri e delle proteine a livello intestinale.

La porzione endocrina (isole di Langerhans) produce numerosi ormoni tra cui l’insulina, principale regolatore del metabolismo degli zuccheri. L’insulina è prodotta in risposta ad un aumento del livello di zuccheri nel sangue e favorisce il trasporto degli zuccheri stessi ai tessuti. Un altro ormone pancreatico di notevole importanza è il glucagone, che ha un’azione opposta a quella dell’insulina: viene prodotto in risposta all’ipoglicemia e agisce liberando nel sangue zuccheri immagazzinati nei tessuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il pancreas contrare rapporti anatomici con un gran numero di strutture vascolari nobili (Figura 3). In un piano posteriore al pancreas decorrono l’aorta e la vena cava inferiore. A livello del bordo superiore del corpo del pancreas decorre il tripode celiaco, un breve tronco arterioso che origina dell’aorta e si divide in tre rami diretti al fegato, allo stomaco e alla milza. Pochi centimetri sotto il tronco celiaco, ha origine dall’aorta l’arteria mesenterica superiore, che decorre a stretto contatto con l’istmo del pancreas e irrora tutto l’intestino tenue e parte del colon. Accanto la arteria mesenterica superiore decorre la rispettiva vena, che dietro l’istmo del pancreas riceve la vena splenica e la vena mesenterica inferiore per formare la grossa vena porta, diretta al fegato. Il sistema venoso spleno-mesenterico-portale drena il sangue venoso da tutto l’intestino e dalla milza verso il fegato.

 

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